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GENTE DI UN ALTRO MONDO:
I VIGILI DEL FUOCO.
Ineleganti, in una divisa che è unicamente funzionale, quasi timorosi di parere invadenti, accattivanti anche quando sono tristi, perennemente disponibili, arrivano sempre puntuali dovunque la cronaca è nera o minaccia di esserlo.
Ufficialmente sono Vigili del Fuoco.
Affettuosamente e comunemente sono chiamati “Pompieri”.
Affettuosamente: perché hanno legato il loro nome al pudore di una umiltà, generosità ed umanità cheli svela inconfondibilmente buoni.
Non soltanto bravi.
Sempre pronti, entusiasti nella dedizione, ancora in piedi quando altri crollano, non sono gli “uomini del fuoco” poiché gli incendi non sono la loro limitazione.
Sono uomini di fuoco, mossi cioè da un fuoco interno senza il quale le poche lire di retribuzione non li trasformerebbero in combattenti le calamità.
E’ facile diventare retorici, affermando che si tratta d’una missione, non di un lavoro.